Esprimendo un scelta “esplicita”, grazie al proprio contributo versato secondo i parametri stabiliti dai contratti o dagli accordi collettivi, il lavoratore ha diritto a ricevere anche il contributo del proprio datore di lavoro e a usufruire dei vantaggi fiscali previsti.
Il TFR dei lavoratori dipendenti che non hanno comunicato una precisa decisione al datore di lavoro viene destinato automaticamente al fondo pensione secondo una precisa gerarchia stabilita dalla legge:
- Al fondo pensione previsto dai contratti collettivi o al fondo pensione indicato da un diverso accordo aziendale individuato con un’intesa fra datore di lavoro e dipendenti
- In assenza di accordo, al fondo pensione al quale ha aderito il maggior numero di lavoratori dell’impresa
- In mancanza di una destinazione individuabile con questi criteri, in via residuale il TFR dei lavoratori che non si sono espressi viene trasferito ad un apposito fondo pensione costituito presso l'Inps.
I lavoratori neoassunti devono ricevere comunicazione dal proprio datore di lavoro, entro un mese dalla scadenza del primo semestre dalla data di assunzione, del fondo sui cui confluirebbe il TFR in mancanza di una preferenza esplicita. In alternativa, utilizzando il modulo TFR2, il lavoratore può chiedere che il TFR sia destinato a una forma pensionistica differente da quella prevista da contratti e accordi collettivi anche aziendali.
Il conferimento riguarda solo l'accantonamento futuro, dato che quello già maturato rimane in azienda.
La destinazione del TFR alla previdenza complementare attraverso il conferimento tacito o un'adesione esplicita è, in linea generale, irreversibile, almeno per chi rimane alle dipendenze della stessa azienda per l'intera vita lavorativa.
ESEMPIO:
Per una retribuzione lorda di 25.000 euro l'anno, il TFR è pari a 1.728 euro (6,91%).
Attraverso un'adesione esplicita, ipotizzando contributi a carico del lavoratore e a carico dell’azienda pari per entrambi all'1,2%, il versamento totale corrisponde al 9,31% (6,91% più 2,4%), cioè 2.328 euro.
Il dipendente può dunque contare su un versamento aggiuntivo di 300 euro l'anno che altrimenti non otterrebbe.
Per esprimere una preferenza esplicita è necessario allegare, insieme al modulo TFR2, anche il modulo di adesione al fondo pensione: solo così infatti è possibile scegliere anche la linea di investimento più adatta alle proprie esigenze